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04/07/2002
Morto un papa se ne fa un altro.

La maggiornaza grida al grande senso di responsabilità del dimissionario Scajola, la minoranza dice che è un atto dovuto ma tardivo. Io dico che non cambia nulla e che le dimissioni del responsabile primo (proprio in quanto ex ministro) dell’omicidio di stato di Carlo Giuliani e delle atrocità commesse a Genova e non solo, servono solamente a rafforzare il potere attorno al lìder maximo Berlusconi. Sì, perché il nuovo arrivato è un altro di una lunga schiera di fedelissimi del Berluscooni, che sarebbero disposti a morire pur di non far torti alla persona che li ha presi dalla prima repubblica e li ha portati nella prima repubblica bis.
L’unica differenza che mi sento di percepire tra gli ultimi governi (e questo in particolar modo) e i vecchi governi pentapartitici o democristiani, è l’incapacità.
Prima ci si trovava di fronte una massa di delinquenti, collusi con la mafia, corrotti e traffichini. Adesso anche, con la sola differenza che le collusioni con la mafia sono acclarate, i magistrati vengono messi a tacere dai governanti e non direttamente dai corleonesi, i corrotti erano corruttori, e il loro mestiere (i politici) non lo sanno fare.
L’economia, che dovrebbe essere il pane quotidiano di neoliberisti e neofascisti, non sanno nemmeno cosa sia. La gestione dello stato e delle istituzioni non ha mai raggiunto livelli così bassi (basti pensare all’ex autonomia della magistratura, a cosa sta diventando la scuola pubblica e all’asta con i beni culturali).
La cosa brutta è che mi stanno facendo rimpiangere Andreotti e Craxi (si fa tanto per dire ovviamente…).
L’unica cosa che ci rimane di fare è protestare, lottare, manifestare in ogni modo il dissenso, scendendo in piazza (appuntamento dal 19 al 21 luglio a genova), inviando e-mail a valanga (pisanu@mininterno.it), mandandoli affanculo se li incontriamo per strada. Tutti. Senza pietismi per nessuno.


A proposito, Pannella pesa 25 chili. Ma quando cazzo muore???