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11/11/2002
Un milione e non son tutti.

C’era scritto “Grazie ragazzi” sull’ombrello di quel signore. Una carezza ai cuori delle centinaia di migliaia di persone presenti. Dopo giorni di veleno, di buglie (non più lontano di una settimana fa Berlusconi disse “ci saranno sicuramente devsatazioni a Firenze”…), di malainformazione, di orrido politichese, è arrivato quel signore fiorentino, giacca e cravatta, ombrello nero e scritta bianca. Nulla di più di quello serve per ripagarti della fatica, dei soldi spesi, degli insulti incassati. Sì, perché la forza di chi era a Firenze, e di chi era a Porto Alegre, Genova, Seattle, Praga, Nizza…, è la buonafede. “Non abbiamo poltrone da difendere, non ci guadagnamo niente, della gloria non c’interessa. Un filosofo brasiliano diceva che se uno decide di fare qualcosa, non si deve interessare del fatto che quel qualcosa porti a dei risultati, l’importante è che si attivi per farla.” Parole di Mimmo. Tutto verissimo. Firenze non cambierà nulla nella storia del mondo? Questo si vedrà, ma quello che ciascuno dei partecipanti ha già visto, è che Firenze è stata in grado di cambiare noi, di insegnare ai “delegates” che c’è sempre da imparare, che un altro stile di vita è possibile, che siamo sei miliardi tutti uguali. Quasi tutti uguali.
Da giovedì sera ho partecipato a tre o quattro seminari, ho seguito tre conferenze ed altrettanti workshop. Ho imparato più in due giorni che in 28 anni…
Menre guardavo le persone che correvano da una parte all’altra della fortezza alla ricerca della conferenza sul consumo critico, o del seminario sulla sovranità alimentare, pensavo all’immagine dei “terribili no global” dipinta da TUTTI i media italiani prima dell’inizio: ridevo per non piangere. Ed ora sono tutti pronti a salire sul carro dei vincitori, ed allora si leggono i complimenti alle forze dell’ordine (forse perché stavolta non hanno ammazzato nessuno), a Pisanu etc. etc.
Invece no. I vincitori sono solo quelli che sono andati a Firenze a studiare, a confrontarsi ed a manifestare. Sono quelli che non hanno ceduto alla politica del terrore, agli insulti ed alle fandonie sui black bloc. Gli unici a volto coperto che ho visto sono stati come sempre i poliziotti, il cui unico merito è stato quello di non provocare, di non picchiare gli innocenti, di non torturare le persone fermate, di non insultare i cittadini. Allora mi associo pure io, “bravi, siete stati proprio bravi!”
Un milione di persone che camminano ad un palmo da terra per la gioia non le vedevo dai tempi dello scudetto della Magica (anche se lì erano + felici…)., Berlusconi&Bush&Blair ora bombardino chi gli pare, tanto l’hanno sempre fatto, ma occhio, perché la prossima volta saremo ancora più informati, ancora più consapevoli, ancora meno remissivi, ancora meno schiavi.
Padroni dell’Impero, occhio ai poveri, si stanno scatenando!